Itinerario di tre giorni alla scoperta dell’ Egitto insolito

Se si parla di Egitto, da un punto di vista turistico, tre sono le cose che subito vengono alla mente: le piramidi, Il Cairo e il Mar Rosso. Bene, in questo articolo invece vi voglio parlare di un Egitto insolito, diverso rispetto agli stereotipi a cui siamo legati, molto autentico e con una varietà di paesaggi, città e luoghi cultura davvero molto affascinanti.

Egitto insolito: itinerario di tre giorni

Il punto di partenza del nostro itinerario è Alessandria, approfittando della nuova tratta operata da Air Arabia che la collega con volo diretto con Orio al Serio.

Air Arabia è una compagnia low cost dagli standard veramente elevati a partire dalla sicurezza con velivoli nuovissimi ( e sono inoltre tra le pochissime compagnie ad avere sempre in cabina di pilotaggio anche un tecnico manutentore) e posti decisamente comodi anche per le persone più alte ( dettaglio a cui sono sempre molto sensibile!)

Spostarsi con i mezzi pubblici per raggiungere i vari posti che vi indicheremo non è possibile quindi le soluzioni per spostarsi sono due: prendere una macchina a noleggio, oppure affidarsi ad una guida che vi organizzerà spostamenti con driver, ingressi alle visite ecc. A mio avviso quest’ultima è la soluzione ottimale. Noi per esempio siamo stati accompagnati da Akef, una guida non solo super competente, ma che parla un italiano perfetto, e quando tornerò in Egitto sono sicura che mi affiderò nuovamente a lui. ( se volete contattarlo la sua mail è akefibrahim@hotmail.com )

Ma passiamo al nostro itinerario

Giorno 1: Alessandria

Seconda città dell’Egitto, Alessandria conta circa 5 milioni di abitanti ed è caratterizzata da una forma particolare che si allunga sulla costa per parecchi chilomentri. Anche ad Alessandria il traffico è abbastanza congestionato quindi vi consigliamo di dedicarvi una giornata intera per visitarla.

Tra le tappe imperdibili vi sono sicuramente le Catacombe, l’anfiteatro, la nuova biblioteca, la cittadella, il lungomare, le moschee dell’architetto italiano Mario Rossi, la piazza del milite ignoto e il centro circostante.

egitto insolito

Se ne avete il tempo vi consigliamo un giro al mercato che si trova adiacente alle catacombe per avere un assaggio di un vero mercato locale non contaminato dal turismo.

( per tutte le informazioni dettagliate su Alessandria vi rimandiamo al post dedicato alla città)

Giorno 2: El Alamein e il mare del nord

Spostandosi di circa un’ora di strada verso ovest, sempre seguendo la costa, si arriva ai sacrari militari di El Alamein, quello tedesco e quello italiano, un tempo uniti e oggi invece suddivisi con due diversi luoghi dedicati.

Si tratta di luoghi molto suggestivi sia per i paesaggi in cui sono immersi che per le architetture severe che rendono la visita molto toccante. ( qui il post con maggiori informazioni su questo luogo)

Da El Alamein, volendo allungare di ancora un’ora il percorso, si arriva alle spiagge meravigliose di Marsa Matruh.

C’è da scommettere che la zona di El Alamein diventerà presto molto conosciuta in quanto abbiamo visto che sono a buon punto le opere di costruzione di un  grandissimo centro che, nelle intenzioni del governo Egiziano, vorrà competere con Dubai.

Giorno 3: Wadi El Natrun

Sono i luoghi della fuga in Egitto della Sacra Famiglia, ma anche le valli dove gli antichi egizi recuperavano il sale da usare nel processo di mummificazione ( da cui il nome Wadi-valle Natrun- sale )

Il motivo per cui questa zona desertica è molto conosciuta è che qui si trovano numerosi monasteri ortodossi.

Si tratta di monasteri fortezza del sesto secolo, dalle bellissime architetture, e che spesso custodiscono capolavori al loro interno, i monasteri sono visitabili. ( ne parliamo qui )

Il paesaggio circostante i monasteri è bellissimo, deserto brullo dove non è raro incontrare palmeti e anche piccole mandrie di cammelli che, in questa zona, ho notato essere di dimensioni non grandissime e con il melo marrone più scuro del solito.

Interessante è stato anche attraversare il piccolo villaggio di Wadi El Natrun, si tratta di poche botteghe disposte lungo la strada principale, ma qui potrete entrare in contatto con il vero Egitto rurale, le sue tradizioni (a volte anche un po’ crude per noi, per esempio se siete di stomaco sensibile non vi consiglio di soffermarvi davanti la macelleria), i suoi prodotti e la sua gente.

Il Cairo

Volendo, e avendo a disposizione del tempo in più,  a questo tour si possono aggiungere un paio di giorni a Il Cairo che si trova a circa 4 ore di macchina da Alessandria ed è quindi un collegamento più che fattibile. ( per cosa vedere nella città de Il Cairo vi rimandiamo al post dedicato alla capitale dell’Egitto e quello dedicato alle piramidi di Giza )

Egitto in tavola: cosa mangiare

Durante il vostro viaggio in Egitto anche se moltissimi alberghi vi proporranno la formula cena inclusa con i classici buffet internazionali, non negatevi di provare la cucina Egizia, che forse non è molto varia ma è decisamente buona.

Il pranzo per eccellenza è composto dai Falàfel presi al mercato, fritti sul momento e messi dentro al pane arabo, da mangiare seduti ad un bar dove ordinare il te.

Il pane è una delle meraviglie di questa cucina: si trova quasi solo nella varietà pane arabo ma è semplicemente meraviglioso, nei ristoranti viene servito appena fatto ancora gonfio e viene addirittura sostituito se rimane in tavola per troppo tempo.

Per la strada riconoscerete i tradizionali forni dove il pane viene cotto e poi esposto su griglie in strada per essere venduto. Il pane si acquista in piccole pile e viene tenuto rigorosamente in mano senza incarti di alcun tipo.

Quando ci si siede a tavola generalmente arriva subito il pane accompagnato da delle salse, generalmente hummus, una salsa a base di ceci e una a base di melanzane.

Un cibo molto diffuso sono gli involtini fatti con riso speziato avvolto in foglie di cavolo ( Mahshy Kronb) oppure in foglie di vite ( Mahshy Warà Enab)

Molto buone sono le zuppe a base di legumi ( spesso ceci o lenticchie ) che vengono servite con dei piccoli limoni, molto simili a lime, da spremere dentro a piacere. L’accostamento è veramente delizioso.

A seguire generalmente si mangia carne che viene servita asciutta oppure con una salsa speziata e del riso, quest’ultimo a volte aromatizzato con canditi e uvetta. Tra i vari tipi di carne serviti molto tipiche sono delle specie di piccole salsiccette (kabab we kofta) fatte con lo stesso procedimento del kebab.

Per quel che riguarda i dolci spesso sono a base di latte, come il riso al latte o l’ Om aly una sorta di millefoglie immerso dentro il latte alla cannella. Per colazione io adoravo il Fettir, una specie di sfogliata morbida leggermente dolce da guarnire con miele, uvetta e granella di nocciole.

Nei mercati e dai venditori ambulanti un po’ ovunque si trova della frutta irresistibile. In particolare in questo periodo vi erano fragole e lichees meravigliosi ( che però bisogna fare attenzione a mangiare per via dell’acqua)

Molto diffuso da bere è il carcadè. Lo troverete con il nome di Hibiscus e si tratta di carcadè infuso, zuccherato e servito freddo… davvero delizioso!

Lo saprete sicuramente già, ma come detto bisogna fare attenzione all’acqua in quanto non siamo abituati alla carica batterica in essa presente e potrebbe causarci problemi intestinali, sicuramente non gravi ma che ci rovinerebbero il viaggio! Quindi bere solo acqua in bottiglia, niente frutta e verdura crude, e anche nel lavarsi i denti meglio usare l’acqua confezionata. Se proprio non resistete ad assaggiare la frutta, compratela al mercato. Paradossalmente rischiate molto di più mangiando quella dei buffet degli alberghi che viene lavata, rispetto a quella dei mercati che sicuramente non lo è.

Piccola curiosità, nei mercati vedrete spesso i piccioni vivi in vendita, questo è per gli Egiziani un piatto molto prelibato ed è la pietanza tipica delle nozze, per questo motivo molte famiglie li allevano sui tetti delle loro case. Provate a farci caso, noterete che in città molte case hanno una specie di voliera sul tetto, mentre negli spazi rurali vedrete spesso delle alte costruzioni a cono con dei buchi. Anche queste sono delle piccionaie atte ad allevare questa specie di uccello.

 

Itinerario di tre giorni alla scoperta dell’ Egitto insolito ultima modifica: 2019-03-27T18:28:32+01:00 da patrizia

«

1 Comment

  1. Pingback: 24 ore a Il Cairo: cosa vedere, itinerario essenziale. -

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *