L’ Oceanografic di Valencia fa parte del complesso della Città delle Arti e della Scienza ed è stato disegnato dall’architetto Felix Candela. Si tratta di un grande complesso: il più grande acquario d’Europa.

Al suo interno sono rappresentanti i principali ecosistemi marini del mondo. Ogni edificio infatti è identificato con un differente ambiente acquatico:  Mediterraneo, Zone umide, temperate e mari tropicali, oceani, Antartide, Artico, isole, e  Mar Rosso.

Una delle attrazioni principali è il delfinario con i suoi 24 milioni di litri di acqua e una profondità di 10.5 metri, uno dei più grandi del mondo e può ospitare fino a 30 delfini! Qui abbiamo potuto assistere ad un eccezionale spettacolo in cui i delfini giocavano con i loro “istruttori” trasmettendo una sintonia e una intesa davvero commovente.

Sicuramente una struttura bellissima, completa, piacevolissima da visitare,  non solo per i bambini.

Poi personalmente quello che abbiamo apprezzato di più dell’oceanografic è stato l’insieme architettonico davvero insolito e spettacolare

Una fusione di architetture avveniristiche e ricreazione di ambienti naturali davvero incredibile.

Zoo ed acquari non sono tra i posti che amiamo di più, ci fanno sempre restare con l’amaro in bocca per la libertà negata a queste creature pur riconoscendo l’impegno di salvaguardia delle specie messo in atto da strutture come queste infatti all’interno dell’Oceanogràfic si trova l’Edificio di Istruzione e Ricerca, oltre che una  zona per la riabilitazione della fauna marina.

L’immagine che mi rimarrà sempre in mente del nostro pomeriggio all’ Oceanografic?

La ragazza che vedete qui sotto: nel dare da mangiare alle “sue” foche si accorge che uno dei due enormi esemplari maschi ha in bocca una bottiglietta di plastica e lei con una calma e una dolcezza infinita continua a dargli dei pesci facendolo avvicinare il più possibile finché in un attimo riesce a prendergli dalla bocca il pericoloso trofeo. Tutte le persone che abbiamo visto lavorare con gli animali in questo posto trasmettevano un grandissimo rispetto ed amore per gli animali con cui avevano a che fare e questo ha reso la visita per noi molto molto più piacevole.