L’avventura delle pitture rupestri di Cova Remigia

graffiti cova remigia

Oggi vi raccontiamo di un posto molto particolare: Cova Remigia ( o Cueva Remigia a seconda lo si dica in Spagnolo o in Castiglione), della sua unicità e bellezza, ma anche di come ci si arriva perchè non è cosa scontata…tutt’altro!

Non chiedetemi come sia venuta a conoscenza dell’esistenza di queste Pitture Rupestri in modo da inserirle nel nostro itinerario perchè non ne ho alcun ricordo, so solo che le mie indicazioni dicevano che le Cova Remigia sono patrimonio Unesco e si trovano a  Ares del Maestrat nella regione del Castellon. Unendo queste informazioni non mi sono preoccupata più di tanto del non avere un indirizzo preciso sicura che per la strada avremmo trovato numerose indicazioni e che il luogo sarebbe stato enormemente segnalato, probabilmente ci sarebbe stato anche un ampio centro accoglienza turisti come alle grotte di Pech Merle in Francia.

Ci troviamo più o meno a metà strada tra Valencia e Barcellona, spostati leggermente nell’entroterra. Intraprendiamo tranquilli la piccola statale che dalla costa porta al paese di Ares del Maestrat, godendoci il paesaggio di aranceti che mano a mano vengono sostituiti da ulivi attraversando una terra brulla e a densità di popolazione quasi nulla.

Stiamo percorrendo la CV-15 incrociando pochissimi veicoli e ancor meno costruzioni, tutto intorno il paesaggio diventa collinare e ricorda moltissimo la Calabria se dovessi fare un paragone. Stiamo iniziando a dubitare di aver sbagliato strada quando arriviamo all’altezza della prima foto.

L’indicazione di Cueva Remigia, marrone come vuole la segnaletica internazionale dei luoghi di rilevanza storica, ci rassicura che siamo sulla buona strada. Alla destra, dove indica la freccia, un minuscolo borgo di case, interpretiamo l’indicazione come un proseguire diritti.

Dopo alcuni kilometri però, in cui non vediamo nessuna altra indicazione, decidiamo di girarci e a andare a controllare, male che vada a chiedere indicazioni.

Tornando indietro notiamo una scritta sul muro che sembrerebbe indicare che il posto sia proprio questo ma nel piccolo borgo di case non c’è traccia di cartelli o indicazioni, lo giriamo qualche minuto in lungo e in largo e il tutto ci sembra uno scherzo: come è possibile che delle pitture preistoriche patrimonio dell’ Unesco siano lì dove non c’è assolutamente nulla!

Appare una donna, le chiediamo e lei ci dice di andare al bar.

Sempre più perplessi, temendo di non essere riusciti a farci capire, entriamo nel bar e la signora che vedete dietro di me nella foto qui sotto ci spiega come prima cosa dove possiamo parcheggiare ( come se ci fosse problema a trovare posto!) dopo di chè, tutto rigorosamente in spagnolo, ci spiega che per arrivare sul luogo ci vorranno 40 minuti. Dobbiamo seguire prima la strada e poi ci raccomanda le frecce per terra, di seguirle e una volta arrivati lì avremmo trovato suo marito.

Se ve state chiedendo, no, non parliamo lo spagnolo!

graffiti (15 di 19)

 

Siamo abbastanza straniti ma ci incamminiamo. Seguiamo la striscia di cemento che sale per la collina, i paesaggi sono belli, i cani sono felicissimi di questa scampagnata liberi tanto che quasi non ci accorgiamo…

 

graffiti (1 di 19)

 

… la freccia!

E’ ora di abbandonare la strada e seguire un sentiero che si arrampica per questa brulla collina.

 

graffiti (3 di 19)

 

Le frecce bianche dipinte per terra ci guidano, saltando fuori sempre all’ultimo momento, giusto un attimo prima di dire: abbiamo sbagliato strada!

Il sentiero attraversa anche quello che sembra un micro villaggio abbandonato o forse una specie di ex malga distrutta.

E poi finalmente arriviamo ad un cancello: il posto è quello, la porta è chiusa e non c’è nessuno!

graffiti (6 di 19)

Neppure il tempo di guardarci tra noi e ridere che i cani ci avvisano che sta arrivando qualcuno. Un signore non giovane con tanto di bastone ci da il benvenuto e ci apre il suo regno.

La Cova Remigia non è una vera grotta, è all’aperto

Non è grande ma è incredibilmente piena di piccole pitture, fitte fitte una in fianco all’altra quasi che non ci fosse altro spazio dove farle. Sono oltre 300 i disegni di questa piccola parete rocciosa!

graffiti cova remigia

 

Nel suo spagnolo scandito e lento ci illustra uno ad uno i graffiti più rappresentativi, aiutandoci ad individuare le figure mostrando dove è la testa, dove le corna, le gambe  ecc.. Splendidi animali, per lo più bisonti e cervi, e cacciatori raffigurati con poderose gambe. Sono risalenti ad un periodo incluso tra il 6000 e il 3000 a.C.

E’ difficilissimo ottenere informazioni storiche più dettagliate, a questo link con un po’ di pazienza potrete saperne qualcosa in più.

I graffiti sono meravigliosi, e se siete come me amanti di questo tipo di “arte” , troverete ancora più straordinaria questa visita per lo stato praticamente “naturale” in cui si trova ancora questo sito preistorico!

Dopo una ventina di minuti di spiegazione e tutto il tempo che volevamo per riosservare e scattare foto, l’anziano signore richiude il tesoro e ci saluta, alla nostra richiesta di pagare il biglietto ci dice che la visita è gratuita e se ne va per la sua strada.

Per tutto il tragitto della camminata di ritorno la domanda che ci siamo fatti è stata come avesse fatto quest’uomo ad essere lì nello stesso tempo che ci abbiamo impiegato noi, senza mai essere dietro di noi.

graffiti cova remigia

Non abbiamo trovato una risposta, ma una volta ritornati al parcheggio abbiamo pensato che sarebbe stato carino sdebitarci consumando qualcosa al bar, ordiniamo due birre e neppure il tempo di finire di spillarle che arriva anche la nostra guida che mai abbiamo visto dietro di noi…come abbia fatto è un mistero irrisolto! Al momento di pagare notiamo appese dietro al bancone dei salamini sottili che decidiamo di acquistare sempre per riconoscenza al disturbo di aver aperto il sito solo per noi.

Due birre grandi e una decina di salamini di carne ( rivelatisi poi squisiti) 6 euro e spicci…

Cova Remigia? Un’esperienza fantastica! 😀

ares_remigiacalco

 

 

L’avventura delle pitture rupestri di Cova Remigia ultima modifica: 2014-04-22T10:28:03+01:00 da patrizia

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