Padova, Palazzo del Bo sede di una delle più antiche università del mondo.

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Universa universis patavina libertas : questo è il motto dell’università di Padova fondata ufficialmente nel 1222 (ma in realtà molto più antica) da un gruppo di studenti e docenti in fuga dall’università di Bologna dove non era più garantita quella libertà di cultura e di espressione che ritenevano fosse la base del progresso scientifico.

Storica sede di questa famosa università , tra le più antiche del mondo, è il centralissimo Palazzo del Bo.

Il particolare nome è dovuto al fatto che il palazzo, inizialmente residenza nobiliare, era poi passato sotto la proprietà di un macellaio che vi aprì una locanda che chiamò Hospitium Bovis e che aveva come insegna un teschio di bue.

Il palazzo nel 1539 divenne sede dell’ Università, ma il nome Palazzo del Bo è rimasto anche grazie al volontà dell’ateneo di conservare come proprio emblema il bucranio.

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Oltre che essere tutt’ora sede dell’università e ospitare la facoltà di giurispridenza, il Palazzo del Bo è anche un luogo di grande importanza storica la cui visita è senz’altro da non perdere.

Il palazzo è diviso nettamente in due parti quella più antica che si snoda intorno al bellissimo cortile antico e quella più moderna del cortile nuovo.

Il cortile antico, su due piani è interamente ricoperto dai moltissimi stemmi risalenti alla fine del Seicento, che rappresentano i casati  degli studenti e dei docenti dell’università.

La bella struttura a colonnati ospita anche la statua di Elena Cornaro Piscopia, nobile padovana passata alla storia per essere stata la prima donna laureata al mondo.

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Al secondo piano del palazzo si trovano alcune delle stanze più importanti dell’università: in primis lo splendido teatro anatomico, si tratta del più antico teatro anatomico del mondo ed è perfettamente conservato. Al suo ingresso l’iscrizione latina Hic est locus ubi mors gaudet succurrere vitae (questo è il luogo dove la morte è lieta di soccorrere la vita)

Nella cosiddetta Sala dei Quaranta, si può ammirare la cattedra di Galileo che qui insegnò e che ebbe diritto all’aula magna per tenere le sue lezioni visto l’enorme affluenza di studenti che richiamava.

E ancora l’Aula Magna e la Sala del Senato Accademico.

Non meno degna di nota è l’ala nuova del palazzo che costruito in stile fascista, fu affidato alla fine della seconda guerra mondiale a Giò Ponti perchè ne desse una immagine innovativa.

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Un cammino che non si è fermato, e infatti a Palazzo del Bo non mancano nemmeno opere di arte moderna e contemporanea. Di  Arturo Martini è la statua del Palinuro posta nella cornice della bellissima scala del rettorato di Giò Ponti e nelle molte sale del Bo ( come viene comunemente chiamato dai padovani) si trovano affreschi di pittori come Filippo De Pisis, Achille Funi, Ferruccio Ferrazzi e Gino Severini. L’opera più recente è del 1995 di Jannis Kounellis che realizza su una parete del Cortile Nuovo la scultura Resistenza e Liberazione.

Il Palazzo del Bò è visitabile esclusivamente con visite guidate, tutte le info le trovate qui

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Padova, Palazzo del Bo sede di una delle più antiche università del mondo. ultima modifica: 2015-09-03T19:58:59+02:00 da patrizia

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Comments

  1. Ho visitato Palazzo Bo la scorsa primavera: una meraviglia! Mi sono incantata ad ammirare gli affreschi e sentire la sua storia. Una visita che consiglio a chiunque venga a Padova: un pezzo di storia da conoscere.

    • patrizia
      Settembre 17th

      Mi fa molto piacere che ti sia piaciuta, tanto più che quella è stata anche la mia università! 🙂

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