Filitosa, il più importante sito preistorico della Corsica.

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La Corsica è una regione in cui molti sono stati i ritrovamenti archeologici preistorici. I cosiddetti menhir sono le testimonianze più comuni e se ne trovano isolati in varie parti dell’isola, ma è indubbiamente la zona sud ovest della Corsica quella dove si raggruppano i più importanti ritrovamenti.

Degli affascinanti siti di Stantari e Palaggiu ve ne abbiamo già parlato, mentre Filitosa, quello di cui vi raccontiamo in questo post, è sicuramente il più vasto, rinomato ed importante.

Filitosa si trova su una collina rocciosa nella valle del Taravo non lontano dalla città di Propriano. La strada che vi ci conduce è stretta e solitaria ed è quindi piuttosto straniante quando si arriva ad un enorme parcheggio di fronte ad una moderna costruzione circondata da negozi di souvenirs.

Filitosa è molto conosciuta e sono tantissimi i turisti che qui vi si recano in visita.

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Come visitare il sito archeologico di Filitosa.

Per accedere agli scavi bisogna pagare un biglietto d’ingresso di 7 euro. Il sito è accessibile dal 1 Aprile fino al 31 ottobre e per visitarlo si impiega circa un’ora.

Il percorso di visita si svolge quasi interamente all’aperto tramite un agevole sentiero, è comunque  consigliabile avere delle scarpe comode e antiscivolo.

Corsica: visita al sito archeologico di Filitosa Condividi il Tweet

Il motivo principale  per cui questo luogo è famoso, è la presenza di numerosi menhir dalle sembianze nettamente antropomorfe. Purtroppo la disposizione di alcuni di questi menhir non è originaria, ma la vista di queste “statue” è davvero impressionante. I primi 5 ritrovati infatti sono stati disposti allineati sotto una pianta secolare e saranno gli ultimi che vedrete nel percorso di visita al sito.

Pochissimi colpi sbozzati sono stati in grado di dare una fisicità quasi inquietante a queste lastre di pietra che si trovano in questo luogo dal  1400 a.C.

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Il percorso di visita vi permetterà di vedere i menhir da vicinissimo, e inoltre in questo luogo, che fu popolato fin dal 6000 a.C., sono visitabili anche i resti di un oppidum difeso da una cinta di mura ciclopiche davvero impressionanti per la dimensione dei massi che la compongono.

Una nostra personalissima chiave di lettura del luogo ha interpretato questi menhir, molti dei quali raffigurati armati, come dei soldati protettori di questo luogo che doveva essere sacro alle popolazioni del tempo, le sembianze appena scolpite dei volti infatti, hanno la capacità di essere percepite a grande distanza, e di comunicare fin da lontano una certa aggressività e profondità. Uno “sguardo” che per quanto risalga a momenti storici in cui l’uomo non era minimamente civilizzato, rimane impresso nella mente. Una vera forza primordiale.

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Filitosa, il più importante sito preistorico della Corsica. ultima modifica: 2016-04-10T10:24:44+01:00 da patrizia

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