Santander a brevissimo inaugurerà una struttura destinata a cambiare non solo lo skyline della città, quanto il flusso turistico di tutta la Cantabria.
Non è ancora stata comunicata la data ufficiale, ma entro i primi mesi del 2017 infatti inaugurerà il Centro Botin di Santander.
La famiglia Botin è la proprietaria dell’arcinoto banco di Santander, una delle banche private più importanti del mondo. Ebbene il Centro Botin è il più importante investimento culturale che la famiglia ha dedicato alla sua città.
Innanzitutto a guidare il progetto architettonico è stato chiamato Renzo Piano. Il geniale architetto è stato scelto per la sua capacità unica di integrare il territorio naturale nelle sue opere e questo è risultato essere un fattore fondamentale per un’opera che sorge nel pieno centro cittadino, a due passi dalla Cattedrale, affacciata sulla rinomata baia di Santander.
Seguendoci all’interno del cantiere( in avanzatissimo stato) potrete vedere come sarà questo nuovo importantissimo polo museale.
La struttura è suddivisa in due padiglioni speculari ma non uguali, che si reggono su dei pilastri, lasciando libero il piano terra con una sorprendente sensazione di leggerezza. A dividere i due padiglioni uno corridoio vuoto che è la continuazione ideale della Plaza Porticada, creando un flusso tra la città e la nuova costruzione che finisce con la spettacolare passerella che affaccia sulla baia.
Il padiglione più grande 2500mq , è quello che sarà dedicato all’arte. Grandi mostre di arte moderna e contemporanea, unitamente ad una collezione permanente si distribuiranno sui due piani. Le luminosissime sale ( che noi abbiamo visto indivise ) affacciano tanto sul mare quando sulla città, e in particolare dalle grandi vetrate si vede la bella costruzione ad arco che ospita la sede originaria del Banco di Santander.
Il secondo padiglione è quello invece dedicato più strettamente alla città, con, tra le altre cose, un meraviglioso auditorium di 300 posti, la cui vista sull’acqua è senz’altro unica!
Tutta la parte esterna dell’edificio che non è composta da vetrate è ricoperta di lenti in ceramica che hanno il potere di riflettere i colori del mare e del parco circostante, creando una particolare assonanza con il mutevole tempo atmosferico tipico della Spagna del Nord. Questi dischi di ceramica hanno una storia. Quando è stato preparato il progetto, gli abitanti di santander potevano adottare gratuitamente uno di questi dischi, facendo imprimere il proprio nome all’interno, un bel m odo per legare la popolazione a questo nuovo grande progetto.
Piano è stato scelto per la sua capacità di integrare la natura nei suoi progetti, e infatti il preesistente Parque Pereda è stato triplicato nelle dimensioni, e a questo scopo anche il corso della strada è stato interrato con una galleria.
Si tratta della prima opera di Renzo Piano in Spagna.
E’ chiaro che l’intento è quello di inserirsi nel flusso turistico generato dagli estimatori d’arte che ogni anno si riversano alla vicina Bilbao grazie al Museo Gugghenheim, e il pool chiamato a sovrintendere il progetto rende il tutto molto più che una promessa: Vicente Todolí, già direttore della Tate Modern di Londra, sarà colui che dirigerà il Centro Botin.
Non ancora finito, l’impatto della costruzione è incantevole…non resta altro che attendere l’imminente apertura per vedere l’opera completata!