Betancuria: la storia di Fuerteventura

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Betancuria è l’antica capitale dell’isola di Fuerteventura nelle isole Canarie. Visitandola ora troviamo un villaggio molto bello, caratteristico e molto curato ma sicuramente ha perso quell’importanza strategica che aveva in passato tanto da renderlo capitale dell’isola.

Molta della storia di Fuerteventura ruota attorno a Betancuria, a partire da questo particolare monumento che vediamo nella foto qui sopra.

Si tratta delle statue di AyoseGuize i mitologici antichi re che si spartivano pacificamente l’isola di Fuerteventura prima dell’avvento dei conquistatori, e quello che sicuramente colpisce di queste statue è la corporatura dei due uomini raffigurati…

La storia delle Isole Canarie non è molto chiara, molte sono le leggende, ma da un punto di vista scientifico, i primi insediamenti certi si danno dovuti al popolo Guanci, intorno al 200 avanti Cristo.

 

Le descrizioni che i primi conquistatori fecero delle popolo conosciuto col nome di Guanche, parlano di persone molto alte e di corporatura robusta, con occhi e capelli chiari; e i ritrovamenti dei teschi convalida scientificamente questa descrizione.

Sembra che il nome Guanche derivasse da guan (uomo) e achinch (montagna bianca) in riferimento al Teide e alla sua vetta innevata durante il periodo invernale.

In realtà oggi i Guanche definiscono gli aborigeni dell’isola di Tenerife mentre gli aborigeni dell’isola di Fuerteventura erano chiamati Mahoh , da cui il termine tuttora usato di Mahoreri per definire gli abitanti di questa isola
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Un’altra cosa che incuriosisce di Betancuria è la sua posizione geografica

Siamo nell’isola di Fuerteventura, questa era la sua capitale e come potete vedere dalle foto più in fondo al post ci troviamo in un paesaggio di sicuro bellissimo, ma davvero inospitale, così chiuso nell’entroterra, soprattutto catapultandoci indietro nel tempo; trovandoci in un’isola ci sembra impossibile che il suo più antico insediamento  non si trovi lungo la costa dove una risorsa di sostentamento sicura come la pesca era a portata di mano.

Anche qui è la storia di queste isole che ci da la spiegazione: gli attacchi di pirateria provenienti dal mare erano talmente frequenti che nessuno abitava più le coste per paura delle aggressioni. Ciononostante il pirata berbero Xabán Arráez penetrò l’isola fino a Betancuria e la distrusse completamente nel 1593 , riducendola ad un ammasso di pietre e cenere,  compresa la bella chiesa di Santa Maria che vedete in queste foto. betancuria-studiotomelleri-4

La chiesa venne ricostruita nel 1691, ma tutt’ora avvicinandosi al campanile si può vedere lo “stacco” tra l’unico pezzetto originario rimasto in piedi e il resto dell’edificio ricostruito.

Per completare i cenni storici su questa città, Betancuria deve il suo nome al conquistatore Normanno che la fondò nel 1404: Jean de Bethencourt.

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Cosa vedere a Betancuria?

Oltre alla bella chiesa di Santa Maria (che ospita anche uno dei pochi balconi canari dell’isola) , perdetevi tra le vie del paese con i suoi scorci che si integrano con la meravigliosa terra che la accoglie. Si può visitare  il museo Archeologico e il Museo di arte sacra, da non perdere  le suggestive rovine del Convento Francescano di San Buenaventura appena fuori dal villaggio.

Uscendo da Betancuria verso nord, dopo pochi kilometri vi è l’affaccio con le statue degli antichi re e poco più in alto il Belvedere di Morro Veloso progettato da Cesar Manrique

Betancuria: la storia di Fuerteventura ultima modifica: 2014-10-03T11:43:29+01:00 da patrizia

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