San Sebastian, le tre anime della città basca.

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San Sebastian non ha di certo bisogno di presentazioni.

Una delle località balneari storicamente più eleganti d’Europa, una delle mete più ambite dai gourmet di tutto il mondo per provarne i numerosi famosissimi ristoranti, e uno dei luoghi per eccellenza dove praticare surf.

Ma non è di questi tre aspetti della città che vi vogliamo parlare, bensì delle tre età storiche che hanno segnato la città, delinenandone tre zone distinte anche se tra loro fuse, che creano tre diverse anime e tre diversi modi di vivere questa centro Basco di incredibile fascino.

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La città vecchia

La storia di San Sebastian, Donostia in basco, inizia intorno al 1000, ma agli inizi del 1800 un incendio causato dall’assedio durante la guerra di indipendenza spagnola la distrusse quasi completamente non lasciando traccia delle sue origini medioevali. Tuttavia la città vecchia è strutturata su quello che fu l’impianto medioevale di San Sebastian ed è in questa zona che troverete l’animo più tradizionalista della città. La città vecchia è delimitata da una parte dal piccolo porto con le case di pescatori che si stanno mano a mano convertendo in deliziosi boutique hotel, e dall’altra dalla moderna costruzione del museo San Telmo.

In questa zona si trovano alcune tra le più antiche società gastronomiche di cui vi abbiamo parlato qui, ed anche la bella Piazza Costituzione la cui particolarità di avere le finestre numerate risale a quando in questa piazza si tenevano le corride e i balconi venivano affittati per poter godere dello spettacolo.

Sempre qui prende vita la famosa Tamborrada, la festa dedicata al patrono della città, alle 00.00 del 20 gennaio. Si innalza la bandiera della città e i suonatori cominciano intonare canti accompagnati da strumenti e tamburi che non si spegneranno per tutto in giorno fino alle 24.00

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La città della Belle Epoque

A metà del 1800 San Sebastian viene ricostruita, in questo progetto si espandono i confini ben oltre la collinetta dove nasceva la città antica, e seguendo le mode dell’epoca, viene coinvolta  anche l’area della bella e placida spiaggia a forma di conchiglia che, grazie alla sua posizione protetta dalle onde oceaniche, si prestava perfettamente alla nuova usanza dei bagni in mare

A decretare il successo di san Sebastian saràil fatto di essere scelta come località di villeggiatura estiva dalla regina Isabella II di Spagna, a cui erano stati prescritti per motivi di salute i bagni di mare. Ovviamente la presenza della regina attira membri di corte e dell’aristocrazia, dando subito a San Sebastián la connotazione di città turistica.

 

 

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Durante il periodo della Belle Époque San Sebastian diventa uno dei centri più vivaci ed eleganti del panorama europeo.

Vengono realizzati di edifici come il Palacio de Miramar (residenza estiva della famiglia reale spagnola), Catedral del buen Pastor, teatro Vittoria Eugenia luoghi tutt’ora iconici, insieme anche ai meravigliosi stabilimenti balneari della spiaggia de La Concha.

 

 

Playa Zurriola e la parte moderna di San Sebastian

La terza parte della città si trova oltre il fiume Urumea, ad accogliervi le geometrie cubiche del palazzo dei congressi, dove si tengono congressi internazionali importantissimi come quello della gastronomia o quello del cinema, subito dopo la celebre Playa Zurriola, vero paradiso di surfisti.

E’ in questa zona che troverete i locali notturni più amati dai locals, ma anche i piccoli shop più originali, una zona che vi dimostrerà come la città abbia mantenuto la sua vocazione turistica sapendosi evolvere alle esigenze contemporanee senza snaturare la su anima art decò

 

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Nei dintorni di San Sebastian non si deve dimenticare la scultura il Peine del Viento di Chillida, che si trova all’estremità della baia de la Concha, e per vedere tutta san Sebastian dall’alto il modo migliore è una gita al monte Igeldo che si può raggiungere anche con una funicolare del 1912.

San Sebastian, le tre anime della città basca. ultima modifica: 2018-07-30T18:37:19+01:00 da patrizia

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