Albeinmalga: un progetto made in Trentino

albeinmalgaE’ tutta l’estate che sento parlare di “albeinmalga“; che vedo foto, che leggo articoli, post, tweets e sebbene sapessi che il 24 agosto sarebbe toccato pure a noi cominciavo a non poterne più: volevo la mia mucca tutta per me! 🙂

In realtà la faccenda non funzionava proprio così…non si trattava di uno di quei pacchetti turistici preconfezionati dove si sceglie la location più caratteristica, si mettono lì due personaggi emblematici, si scelgono 4 animaloni tranquilli che verranno immolati per la causa ( leggi torturati da mille mani che li toccano) così che tutti possano raccontare di avere munto la mucca e tornare a casa belli contenti e felici.

No, la storia non era quella, ma già lo dovevamo sospettare dal programma comunicatoci da Vist Trentino:

Sabato mattina albeinmalga comincia alle ore 4-30

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Eh già, se vuoi vedere come funziona la vera vita di malga devi essere tu che ti adatti ai loro ritmi, non viceversa. E così eccoci in pieno buio a partire dall’albergo direzione Malga Sadole

Quando arriviamo il cielo comincia a rischiarare, il freddo è pungente nonostante  fossimo adeguatamente vestiti, delle mucche nanche l’ombra, le uniche luci sono quelle della malga già attiva.

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In poco tempo ecco finalmente l’alba e nel giro di nulla è luce piena: è ora di andare a prendere le mucche e portarle verso la malga

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Camminiamo qualche minuto tra gli alpeggi e finalmente le vediamo, sono sparse a gruppetti per il prato, molte ancora  a terra altre in piedi: Io adoro questi animali così grandi e così pacifici, ed è bello vederle pigramente alzarsi, e diligentemente andare verso la direzione suggerita

Una volta arrivate in malga c’è quasi una corsa ad entrare nella stalla. Ho sempre sentito dire che le mucche vogliono essere munte, ne hanno una necessità fisica, ma che addirittura “spingano” per entrare per prime mi sembrava un po’ esagerato

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…e infatti svelato il trucco: in sala mungitura, nel mentre che i malgari disinfettano le mammelle e attaccano la mungitrice automatica, alla mucche viene data una razione di mangime di cui sono evidentemente ghiottissime 🙂

E’ qui che , staccata la mungitrice meccanica, abbiamo tutti la possibilità di provare a mungere a mano una mucca!

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La sensazione è molto naturale, come ti viene abbastanza naturale aggiustare il movimento per facilitarne la fuoriuscita, la cosa che mi ha stupito? il “getto” sottilissimo del latte quando esce!

Ma a Malga Sadole ci sono anche un bel po’ di capre e anche loro vengono munte, in questo caso l’operazione viene fatta tutta a mano, e ovviamente ho voluto provare anche questo sotto l’occhio attento del malgaro a cui abbiamo fatto perdere un sacco di tempo con il nostro entusiasmo bambinesco!! 🙂

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Dopo il latte viene ovviamente il formaggio! Buono, buonisimo: lo abbiamo assaggiato durante la colazione in malga…ma cosa molto più interessante…lo abbiamo visto fare!

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Enzo è un personaggio; uno potrebbe pensare che l’abbiano scelto apposta perchè “sa tenere la scena” come uno showman e anche per come si presenta con il suo gilet di lana sopra alle maniche corte della polo (n.d.r. noi eravamo in pile e piumino senza maniche) il cappello in feltro, la basetta squadrata e i baffi arricciati all’insù. E invece ogni settimana albeinmalga si tiene in una malga diversa, e  a noi è capitato il fantastico Enzo!

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Con il latte appena munto scaldato a poco meno di 40 gradi e l’aggiunta del caglio piano piano sotto i nostri occhi si forma la cagliata, che Enzo diligentemente taglia a croce secondo tradizione e poi spezzetta a “grano di mais” riempiendo queste vaschette in cui si formerà la tosella che mangeremo a pranzo. Il sapore dell’impasto appena cagliato è incredibile:  semplice, non sapido, ma incredibilmente ricco e pieno

Ed eccolo qui nella foto sotto l’ “oro della malga”: il caglio. Una boccetta come questa costa circa 15 euro e ne va usato un misurino pieno per ogni bidone di latte. Il caglio naturale come questo infatti è estratto da uno degli stomaci dei ruminanti: l’abomaso.

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Dopo aver fatto la tosella ci troviamo con un bel bidone pieno di siero che non andrà buttato ma con cui si farà la ricotta. E qui il malgaro ci svela un segreto che può tornare molto utile… quando il latte di casa sta per scadere o ha un odore che non ci convince più, invece di buttarlo via fatelo bollire, appena il bollore comincerà a farlo salire, toglietelo dal fuoco e aggiungeteci un bicchierino di aceto ( o di succo di limone) e in pochi minuti avrete una buonissima ricotta casalinga…io l’ho fatta ieri sera, e ho fatto un figurone con gli amici che avevamo a cena! 😉

Nel frattempo che noi abbiamo imparato queste cose interessantissime la mungitura è finita e gli animali tornato al pascolo, sia le mucche che le capre che però vengono accompagnate in altura ( qui sotto potete vederne una particolarmente entusiasta 😀 )

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Anche gli asini vengono lasciati pascolare per la gioia dei bambini ( e non solo) che hanno potuto giocare con loro, a volte anche ricevendo in cambio dei piccoli morsetti…a riprova che qui non c’è nulla di preparato per l’occasione!

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Finite le operazioni di malga ci aspetta una bella passeggiata lungo uno dei tratti che ha giocato un ruolo fondamentale durante la prima guerra mondiale

Il sole ha cominciato a splendere, adesso si sta benissimo, e finita l’escursione programmata noi non resistiamo alla tentazione di raggiungere il Passo Sadole, ci stacchiamo dal gruppo e dopo una mezz’oretta di salita arriviamo al passo e la nostra piccola fatica viene ripagata da un paesaggio di montagna vero, quello che ti toglie il fiato e ti fa sentire piccolo e potente nello stesso tempo.

Albeinmalga: come dire cronaca di una giornata perfetta.

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ps puoi leggere un altro nostro reportage su albeinmalga anche su Trippando

Albeinmalga: un progetto made in Trentino ultima modifica: 2013-08-29T11:11:45+01:00 da patrizia

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Comments

  1. Paola
    Agosto 29th

    Che bello leggere della vostra esperienza!
    Io parto domani….e sono già elettrizzata all’idea!!!

    • patrizia
      Agosto 29th

      spero siate fortunati come noi con il clima!! vi divertirete di sicuro!!

  2. Monica
    Agosto 29th

    Direi esperienza sublime.
    Io poi in montagna mi ci trasferirei.
    Il mio sogno una casetta dispersa in cima ad un cucuzzolo, qualche mucca per farmi latte e formaggio e un forno per cuocere il pane.
    Il resto è nulla.
    Patrizia ti ho visto adatta “all’uso” montanaro, fai un figurone come mungitrice!
    Foto bellissime come sempre e la ricotta fiorirà presto anche in casa mia!

    • patrizia
      Agosto 29th

      fammi sapere quando provi a farla..io ne sono stata contentissima!!!

  3. Pingback: Capire la vita della montagna con albeinmalga | Trippando

  4. Pingback: La nostra #albeinmalga, una bellissima giornata in quota | Ilaria Barbotti

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